Una bellissima gita alla scoperta della sorgente del fiume Lambro. Ecco dove nasce e come arrivarci.

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Il fiume Lambro attraversa il centro di Monza e passa sotto uno dei suoi simboli, il ponte dei Leoni. Dopo aver attraversato la Brianza e Milano, scorre verso Pavia e Lodi per poi sfociare nel fiume Po. Ha un percorso di 130 km, ma non si sa esattamente dove nasce. La zona in cui sorge è una meta turistica con molte sorprese suggestive, perfetta per una gita di un giorno.

Il nome del fiume Lambro ha origini incerte: alcuni credono che derivi dalla parola greca “lampròs”, che significa limpido e lucente, mentre altri pensano che provenga dalla parola latina “Lambrus”, che a sua volta deriva da un antico lemma gallico: “lam”, palude. Il fiume sorge a quota 944 metri nel Pian Rancio, nel comune di Magreglio, tra i due rami del lago di Como. Il suo corso si è definito dopo la fusione dei grandi ghiacciai che hanno depositato nella pianura Padana apparati morenici.

La sorgente del Lambro si trova in un suggestivo bosco di abeti rossi e larici, dove è possibile fare delle belle passeggiate in famiglia o cimentarsi in trail tecnici per i biker più esperti. Vicino alla sorgente ci sono tre cose da visitare: il Buco delle pecore, una grotta con stalattiti e colonnari; la Marmitta dei giganti, una cascata che ha scavato delle ampie pozze a forma circolare; infine il grande masso erratico, un grande masso isolato costituito principalmente da graniti o serpentini.

Per i più appassionati, una tappa imperdibile è il Santuario del Ghisallo, situato sulla salita del Ghisallo tra Canzo e Magreglio. Questa salita è famosa tra i ciclisti ed è stata inserita nel giro della Lombardia e in alcune edizioni del Giro d’Italia. Il Santuario della Madonna del Ghisallo è stato proclamato patrona universale dei ciclisti da Papa Pio XI.

Nel 1949, per l’inaugurazione, fu organizzata una fiaccolata in bicicletta da Roma. Coppi e Bartali furono gli ultimi due tedofori, diventati famosi grazie alla successiva scultura dedicata a loro. All’interno della chiesa c’è un vero e proprio omaggio al ciclismo, con la bici di Coppi durante il Tour del 1948, quella di Casartelli morto nel Tour del 1992 e quella usata da Moser per il record dell’ora. Ci sono anche maglie di campioni come Pantani e le foto di molti ciclisti anonimi scomparsi sulla strada. Infine, c’è anche un museo del ciclismo con un negozio annesso.

Per mangiare, ci sono quattro posti nelle vicinanze della sorgente del Lambro: il Rifugio Anna Maria, il ristorante rifugio Martina, il Ristorante Diavolo e lo Chalet-Polentoteca Gabriele. È consigliabile prenotare almeno un giorno prima soprattutto il sabato e la domenica.

Per arrivare, si può prendere la strada carrozzabile dal paese di Magreglio in provincia di Como (744m) fino alla località Pian Rancio (973m), dove si può parcheggiare. Da qui si seguono le indicazioni per la sorgente del Lambro lungo una strada sterrata chiamata via Menaresta. Il tempo di percorrenza è di circa 15/20 minuti. La scelta è vostra!

Per non sbagliare sotto la galleria fotografica c’è il QRcode ed il link per avere l’intero itinerario sa seguire tramite l’app Wikiloc oppure Komoot.

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